L'antischiavismo
storia della Società Antischiavista Italiana e delle sue
pubblicazioni (1888-1937)
di
Alessandro Di Meo
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Il
volume presenta la prima ricostruzione complessiva della storia
della Società Antischiavista Italiana - fin dalla fondazione
avvenuta nel 1888 per opera del cardinale francese Charles Marie
Lavigerie - con l'intento di abolire la tratta degli schiavi nei
vari possedimenti coloniali italiani. Tuttavia, l'Associazione aveva
anche altre finalità, tra cui il superamento delle divergenze tra lo
Stato Italiano e la Santa Sede e la difesa dell'espansione coloniale
italiana, soprattutto dopo la disfatta di Adua e la caduta di Crispi
(1896). A partire dagli anni Venti del Novecento, però, la Società
fu sottoposta in maniera crescente all'influenza del regime
fascista, che ne stravolse gli obiettivi facendone di fatto uno
strumento di propaganda e di consenso. Il presente studio si basa
sulle molteplici pubblicazioni della Società - dal Bollettino agli
Atti dei Congressi - e ne ricostruisce sistematicamente le vicende
storiche fino al 1937, anno in cui si conclusero le pubblicazioni e
terminò ogni notizia riguardante la Società stessa.
Alessandro Di Meo (Desenzano del Garda,1988) consegue nel 2015 la
laurea magistrale in Scienze Storiche presso l’Università “Sapienza”
di Roma. Collabora inoltre con i periodici InStoria - quaderni di
percorsi storici e InStoria - rivista online di storia e
informazione. Con la GBE ha già pubblicato il saggio Tientsin, la
Concessione Italiana (2015). |
dimensioni: 15 x 21 cm, 160 pagg.
2017
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