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Il
presente saggio, dedicato al disegnatore sanremese Antonio Rubino
(1880-1964), mira a sottolineare la modernità della sua arte,
sapiente commistione di linguaggio iconico e verbale che ne ha fatto
un pioniere dell’albo illustrato, o picture book, antenato a sua
volta dell’odierno graphic novel, genere narrativo che coinvolge
oggi tanto il mondo dei più giovani quanto quello degli adulti. In
particolare, Rubino ebbe il merito di rivitalizzare l’illustrazione
per l’infanzia, e nel farlo si caratterizzò per la capacità di non
“edulcorare” la realtà agli occhi dei bambini. Oltre che con i
fumetti, si cimentò nella produzione di ex libris, copertine di
riviste, progetti d’arredamento e pubblicità, avvicinandosi anche al
mondo del cinema. Fu dunque un artista assai poliedrico (oggi
diremmo “multimediale”), capace di accogliere suggestioni
simboliste, liberty, déco e futuriste, filtrando poi il tutto con il
suo personalissimo stile. Tra i suoi molti contributi, si ricorda
soprattutto la collaborazione con il Corriere dei Piccoli,
settimanale per cui realizzò una serie di vignette corredate da
quartine di ottonari in rima baciata, utili a stimolare nei bambini
sia il canale visivo sia quello uditivo e quello mnemonico. L’idea
di fondo, d’altronde, era quella di trasformare i suoi piccoli
lettori in soggetti attivi, coinvolgendoli pienamente nelle opere a
loro dedicate.
Angelo Viglioglia, ha conseguito il Bachelor of Arts in Art History
and Classical Studies presso la John Cabot University di Roma e la
Laurea Magistrale in Arti Visive presso l’Alma Mater Studiorum di
Bologna. In collaborazione con il Direttore monsignor Ciro Guerra ha
curato il Catalogo dei Beni Storico-artistici del Museo Diocesano di
Melfi e attualmente collabora con la Pinacoteca D’Errico di Palazzo
San Gervasio (PZ) per l’allestimento di mostre. Per la GBE ha già
pubblicato una monografia sulla ritrattistica di Ingres e Raffaello,
dal titolo The Cult of Beauty in Raphael’s and Ingres’
Portraiture. Studying Portraits (2018). |