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La
pubblicazione del presente volume scaturisce dal ventennale lavoro
di ricerca svolto dall’autrice riguardo la Basilica di San Giovanni
dei Fiorentini a Roma, dove la Compagnia della Pietà rappresentava
il sodalizio fiorentino, incaricato della gestione della chiesa. In
tale contesto – in cui vigeva una singolare norma controriformata
che limitava gli apparati scultorei a favore di quelli pittorici – i
simboli iconografici della Nazione Toscana e della Compagnia della
Pietà, come il giglio e la rappresentazione della Pietà, spiccano in
diverse tipologie di opere che vanno dai ceri dipinti per la
Candelora alle pale d’altare. Il volume è arricchito dalla
trascrizione di una gran mole di documenti dell’Archivio
dell’Arciconfraternita e dell'Archivio di Stato di Roma, relativi al
periodo che va dal ’500 al primo ’600 e attestanti la presenza di
numerosi artisti più o meno noti. Tra questi ultimi troviamo
Costanza Francini, inconsueta figura di pittrice che si inserisce in
un contesto sociale favorevole alla donna, tanto da ottenere per il
proprio lavoro il medesimo compenso dei colleghi uomini. L’interesse
per la figura di Costanza è dato tra l’altro dalla sua amicizia con
la celebre artista Artemisia Gentileschi, facilitata dalla vicinanza
delle loro dimore – entrambe risiedevano un tempo presso la chiesa
dei Fiorentini – e dal fatto di aver subito ripetute accuse
diffamatorie per il loro legame con il pittore Agostino Tassi.
Julia Vicioso (New York, 1961), diplomatica e architetto, è
specializzata in Studio e Restauro dei Monumenti e Dottore di
Ricerca in Conservazione dei Beni Architettonici della
Sapienza Università di Roma. Collaboratrice del Medici
Archive Project, risiede a Roma, dove è, tra le altre cose,
responsabile dell’Archivio Storico dell’Arciconfraternita di San
Giovanni dei Fiorentini. |