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Oggi l’amore è
morto un’altra volta, vittima di parole cattive, le armi letali di
chi è al timone della vita degli altri. Era già morto prima, senza
lamenti, l’amore, dopo una lenta agonia consumatasi nell’arena
inospitale di anfiteatri angosciati, dove il silenzio si faceva ogni
volta monumento. Per ritornare a vivere, nel giorno di un’inattesa
pulsione universale. Viveva, rideva, viveva, piangeva e sognava,
espugnando anfiteatri plaudenti. Oggi l’amore è morto un’altra
volta: ricordiamolo insieme. Da me o da te, non fa differenza, c’è
solo dolore nell’ultima arena. Una scelta inutile: da te o da me. E
così sia.
Vito Caporaso è nato a La Spezia nel 1936 e risiede a Roma dal 1985.
Laureato in Scienze Politiche presso l’Università Sapienza di Roma,
ha prestato servizio militare volontario nell’Esercito dal 1955 al
2003. Tra le sue ultime pubblicazioni: Tolgo il disturbo
(2012), L’amore nella casa di ringhiera (2013), Confidenze
di un cane vedovo (2014), Qaumaneq (2015), Prima,
durante e dopo (2016), Le soldat inconnu (2017),
Volevo fare il vescovo (2018), Vuoto a perdere (2019). |