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Dice l'autore di
questo libro fotografico: “la nascita di questo lavoro è dovuta al
desiderio di condividere con un pubblico di appassionati quei
sentimenti e quelle emozioni che, negli anni settanta, mi avevano
spinto a sorprendere, attraverso gli scatti della mia macchina
fotografica, frammenti di una realtà di vita emersa fra i vicoli, le
botteghe, i mercati e le piazze di Roma (e non solo)... Immagini
significative di situazioni e persone: bambini, anziani, artigiani,
mendicanti, tutti con un denominatore comune, la strada. Ho poi
voluto che le foto pubblicate corrispondessero a ciò che mostrava
l’obiettivo nel momento dello scatto, senza tagli di inquadrature o
elaborazioni, lasciando a ognuno la possibilità di ricavarne le
suggestioni più vicine alla propria sensibilità".
In ogni pagina sono
inoltre presenti brevi frasi o aforismi che accompagnano, con enfasi
letteraria, l'espressività delle immagini.
Salvatore Liberti
nasce a Roma il 31 dicembre 1944. Nel 1970, dopo un periodo
trascorso prima in Canada e poi a Londra, comincia ad appassionarsi
di fotografia. Gli anni più intensi sono quelli fra il 1971 e il
1978: foto di scena teatrali, reportage di manifestazioni,
istantanee scattate fra i vicoli di Roma e Parigi.
Negli anni '80 si
dedica invece alla fotografia escursionistica, pubblicando nel 1986
la "Guida al Parco Nazionale d’Abruzzo". Inizia poi il periodo dei
grandi viaggi (anche fotografici): Australia, Indonesia, Srilanka,
Giordania, Bahamas, Messico, Russia, Nepal, Thailandia, Giamaica,
Spagna, Marocco, Tunisia, Turchia, Cuba, Maldives e Mar Rosso, oltre
alle maggiori capitali europee: Parigi, Londra, Praga, Berlino,
Budapest, Barcellona. |