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Conoscere la natura
tramite la sensibilità tattile, annusandone con le mani la
forma e la materia. Una totalizzante immersione nel subconscio, in
cui sono però il corpo e i gesti a divenire protagonisti, in cerca
di contrasti, del lato oscuro, degli opposti che si attraggono. Una
critica radicale dell’odierno in cui sono forti gli echi della
Russia profonda, madre putativa dell’autore. Ed è esaltante la
descrizione di una natura selvaggia e imponente, come il Feng
Shui. Forze incontrollabili e sovrastanti, gorgoglianti vortici
di passione, spirali di malinconia, ma anche esaltazione dell’essere
e analisi del presente: il tutto invocando una radicale ribellione
olistica contro il quotidiano degenere. Una corsa verso visioni
globali e poetiche totalizzanti: è questa l’ultima impresa
di Alessandro Dall’Oglio.
Alessandro Dall’Oglio,
figlio della città garbata, vive a Roma e si occupa prevalentemente
di arte, storia e poesia. Ha scritto cinque libri e con l’opera
Acqua e Vento, storie di bellezza e verità (2014), ha ricevuto
dal Municipio XII di Roma il premio letterario di poesia La voce
di Porta Portese. Oggi coniuga le sue molteplici passioni a
silenziosi atti di mecenatismo dal sapore metafisico, abbracciando
così un’esperienza di vita sempre più olistica. |