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Con
gli uomini al fronte, nel corso del primo conflitto mondiale le
donne si ritrovarono a tenere le redini di una società in cui, fino
a quel momento, avevano avuto un ruolo marginale, trovando la forza
anche di gridare il loro “No” alla “Grande Guerra” che stava
piagando l’Europa e non solo. Molte di queste pacifiste-femministe
avviarono campagne per la diffusione di uno spirito pacifista e per
la promozione dei diritti civili, e a dare voce a tali istanze
furono soprattutto donne impegnate nel campo delle Arti, pronte a
solidarizzare con le compagne dei paesi nemici nella ricerca
di quanto, nella mostruosità della guerra, rimaneva di umano
nell’uomo. Il presente volume indaga le loro biografie e ne
ricostruisce visioni artistiche e pensiero, anche attraverso le loro
stesse parole.
Lina Lo Giudice Sergi, giurista, sociologa e psicologa sociale, ha
sempre privilegiato nelle sue ricerche, svolte in collaborazione con
l’Università Sapienza di Roma e con quella di Messina e Palermo, il
settore educativo storico, socio-politico e artistico. In tale
ambito ha pubblicato numerosi saggi, indagando sulla funzione
dell’arte nell’apprendimento. È stata inoltre curatrice di vari
progetti culturali ed educativi tra cui il Festival Internazionale
dell’Arte a Scuola, il Certamen Taciteum, il Certamen Propertianum e
il Certamen di Poesia Latina. Tra le sue pubblicazioni si ricordano:
Donne d’Italia tra Risorgimento e Resistenza (2012),
Carlo Gesualdo e le dame di Ferrara (2013), Arte e
pacifismo nella guerra 1914-1918 (2015) e dal 2011 al 2017 l’Agenda
delle Donne Artiste e Scienziate. |