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agosto 1268. Nei piani Palentini presso il lago Fucino, in Abruzzo,
si fronteggiano l'esercito di Corradino di Svevia, che mira a
riconquistare il regno di Sicilia, e quello francese di Carlo
D’Angiò che l’ha occupato con l’avallo della Chiesa. La battaglia di
Tagliacozzo, fra le più cruente del Medioevo, vede trionfare
l’Angioino, che poi, fra lo sconcerto generale, a Napoli condanna lo
Svevo alla decapitazione. Trascorsi dieci anni dal tragico evento,
dal suo triste esilio di Praga il notaio abruzzese Pietro da Prezza,
Vicecancelliere e fedele consigliere di Corradino, attinge al suo
diario per narrare in prima persona fatti, antefatti e conseguenze
di quella giornata fatale che sancì la fine del dominio svevo in
Italia. Il vecchio notaio, esperto nell’arte retorica e imbevuto di
cultura classica, racconta con partecipazione la vicenda vissuta
accanto al suo re sedicenne, la inquadra nello scenario politico e
sociale del tempo e disegna il profilo umano dei protagonisti nel
controverso svolgimento della battaglia e all’efferato epilogo. Pur
se filtrato dalla finzione del romanzo storico, emerge così un
emozionante affresco dell’Italia della metà del XIII secolo, dei
suoi paesaggi, delle sue città /Verona, Pavia, Pisa, Siena, Roma,
Napoli) nonché della cruenta guerra civile fra guelfi e ghibellini.
Domenico Colasante (L’Aquila 1949), architetto, ha trascorso parte
della sua vita a Tagliacozzo, nell’Appennino abruzzese, città a cui
ha dedicato gran parte delle sue ricerche di storia del territorio.
Vive a Roma, dove lavora nel campo della pianificazione urbanistica.
Ha pubblicato vari saggi e monografie fra cui: Il taglio nella
roccia. Tagliacozzo e il suo territorio dal Medioevo al Novecento.
Storia di una comunità dell’Appennino abruzzese (2006),
L’orefice del Re. Ascanio da Tagliacozzo e il suo tempo (2007),
Rovere. La storia e il luogo (2008), In treno dal Tirreno
all’Adriatico. Storia della ferrovia Roma-Sulmona-Pescara
(2009), Viaggio nel Mediterraneo. Acquerelli, tempere e altri
racconti (2010). Questo libro, dedicato al 750° anniversario
della battaglia di Tagliacozzo, rappresenta il suo esordio nella
narrativa. |