Il
Giubileo
del 1450 e il
culto
di Santa
Rosa
l’arrivo del Rinascimento a Viterbo e la chiesa di Santa Rosa
di
Simonetta Valtieri ed Enzo Bentivoglio
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Il Giubileo, o Anno
Santo, rappresenta l’evento che fin dalle origini – il primo fu
istituito nel 1300 da Bonifacio VIII – ha mosso moltitudini di romei
(pellegrini cristiani) verso Roma per acquisire le indulgenze e la
remissione dei peccati. Se oggi i pellegrini provengono da tutto il
mondo, in passato essi arrivavano soprattutto dall’Europa del Nord
attraverso la Via Francigena, che vedeva in Viterbo l’ultima città
prima dell’arrivo a Roma. In occasione del Giubileo i papi
promuovevano grandi opere per il decoro della città e dei luoghi di
culto, e gli introiti ottenuti grazie alle donazioni dei pellegrini
consentivano di realizzarne di nuove. Di rilievo è il Giubileo del
1450, indetto da Niccolò V, nel corso del quale si assiste allo
sviluppo del culto di Santa Rosa. Proprio durante questo pontificato
fanno la prima comparsa a Viterbo significativi esempi del nuovo
linguaggio rinascimentale, anche attraverso opere di artisti toscani
operanti per il papa, tra cui Benozzo Gozzoli e Bernardo Rossellino.
Volume pubblicato a
cura dell’Associazione RinascimentiAmo: un futuro per il passato
in occasione dell’incontro presso la Rinascimentiamo Gallery di
Viterbo dal titolo “Viterbo e i Giubilei del Rinascimento” - Viterbo
20 marzo 2016. |
dimensioni: 18 x 21 cm, 78 pagg.
2016
prezzo
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