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Il presente volume, il
cui titolo rimanda a quello di una rubrica apparsa nel 1942 nei
Quaderni mensili del Centro Sperimentale di Cinematografia,
racchiude una serie di preziose riflessioni sul cinema espresse da
vari illustri appartenenti al mondo della cultura internazionale.
Tali annotazioni, raccolte con passione e meticolosità da Mario
Verdone (1917-2009), destinato a sua volta a divenire uno dei
maggiori critici cinematografici del panorama italiano (legando il
proprio nome allo stesso Centro Sperimentale di Cinematografia, che
arriverà anche a dirigere), sono state pubblicate in forma
antologica nel 1952. A 70 anni da quella primissima edizione, la GB
EditoriA ha quindi ritenuto opportuno far “riscoprire” al pubblico
le suddette riflessioni, di carattere estetico e filosofico, firmate
da scrittori, critici, poeti e filosofi di varia estrazione (da
Marcel Proust a Cesare Brandi, passando per Luigi Pirandello e
Benedetto Croce) e utili ad arricchire la nostra percezione della
“settima arte”, anche confrontandola con le altre arti. A sigillo
del tutto, il volume, sorprendente per la grande varietà delle
argomentazioni offerte al lettore, riporta una premessa firmata dai
due “figli d’arte” di Mario: i registi Carlo e Luca Verdone. |