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La memoria di Palermo

atti, bandi e lettere del senato Palermitano (1411-1412)


di Antonino Emanuele Cassata

 


Nei secoli che segnano il passaggio dall’antico sistema politico - in cui il potere è nelle mani della nobiltà - alla concezione di un nuovo potere monarchico forte, la vita del regno di Sicilia è segnata da un’accesa rivalità fra la figura del re e le fazioni nobiliari che, soprattutto dopo la rivolta del Vespro, tengono frequentemente in ‘ostaggio’ la gracile sovranità della monarchia siciliana.

Nella presente opera vengono analizzate tali dinamiche partendo dai documenti senatoriali dell’anno indizionale 1411-1412.

La vita politica, economica e sociale di Palermo si inserisce nel contesto più ampio dato dalla perdita dell’indipendenza della Corona Siciliana, sempre più assoggettata a quella aragonese.

Tale processo, iniziato con le pretese di Pietro IV d’Aragona, è in seguito perpetrato da suo figlio Martino il Vecchio (1392) e si realizza appieno con l’elezione di Ferdinando di Trastamara (1412). Intanto molte famiglie di antica nobiltà sono combattute sulla scelta fra istanze indipendentiste e brama di potere, e anche molte grandi città assumono atteggiamenti ambigui per via di antiche rivalità, cambiando spesso posizione nello scacchiere della guerra che insanguina la Sicilia durante l’interregno.

 

Antonino Emanuele Cassata nasce nel 1983 a Palermo, dove nel 2007 ottiene la laurea in Scienze Storiche. Inizia quindi un lungo lavoro di ricerca relativo al Parlamento del 1812, tappa fondamentale per la storia politica siciliana.


dimensioni: 15 x 21 cm, 146 pagg.

2010

prezzo (clicca per ordinare): 14,00 € 




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