Il monumento sepolcrale della ‘gentildonna sconosciuta’
nella chiesa di San Francesco a Viterbo
di Enzo Bentivoglio e Ferruccio Ferruzzi

 

 

2023 / 20 x 28 cm / 136 pagine / ISBN 9788831347600 / Collana Arti / 40,00 €


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In questo volume gli autori svolgono un’indagine a tutto campo sul monumento funebre medievale che esisteva nella chiesa di San Francesco alla Rocca di Viterbo, finora attribuito a una ‘gentildonna sconosciuta’, da loro identificata con Matilde de Courtenay-Dampierre, contessa titolare di Chieti (†1301). Il monumento indagato, già ornato da tre grandi scudi araldici, rimasti finora indecifrati, è stato in gran parte distrutto dai bombardamenti del 1944. Enzo Bentivoglio, esaminando approfonditamente i caratteri strutturali e stilistici del manufatto alla luce di un’ampio studio storico-comparativo, lo colloca nell’ambito produttivo e cronologico a cui appartiene, il Viterbese fra la fine del XIII e i primi anni del XIV secolo, proponendo una plausibile ipotesi di ricostruzione della vicenda attraverso la quale il monumento è giunto all’ultimo stato documentato. Ferruccio Ferruzzi ha ‘incrociato’ i dati gentilizi riconducibili alle armi raffigurate negli scudi araldici che, dopo un’ampia e metodica ricerca, hanno condotto, anche sulla base delle caratteristiche del monumento, a individuare la titolare in una nobildonna della più alta aristocrazia feudale italiana, appartenente alla celebre dinastia europea dei Courtenay, già imperatori di Costantinopoli e imparentata con le case regnanti di Francia e Inghilterra.

 

Enzo Bentivoglio nasce a Viterbo nel 1946 e consegue la laurea in Architettura nel 1971 presso la Sapienza, Università di Roma, dove inizia la sua carriera universitaria. Dal 1990 è Ordinario di Storia dell’Architettura all’Università degli Studi Mediterranea di Reggio Calabria, dove è stato più volte Direttore del Dipartimento Patrimonio Architettonico e Urbanistico e Presidente del Corso di Laurea in Storia e Conservazione dei Beni architettonici e ambientali. I suoi ambiti di studio riguardano il rapporto committenze-architetti e quello progetto-opera, il tutto supportato da documenti d’archivio. Tra i suoi scritti: il volume Santa Maria del Popolo a Roma (1976, “Premio Daria Borghese” per il 1977) e Viterbo nel Rinascimento (2012), insieme a Simonetta Valtieri, oltre a diversi saggi in Mitteilungen des Kunsthistorischen Institutes in Florenz, in L’architettura. Cronache e storia, in Quaderni dell’Istituto di storia dell’architettura, in Quaderni PAU, in Studi sul Settecento Romano e in altre riviste. Presente in atti di convegni e in volumi collettanei, ha fatto parte del Comitato internazionale Theory and the Philosophy of Conservation dell’ICOMOS e dal 2004 è Ispettore archivistico onorario per il Lazio. Dal gennaio 2023 è stato chiamato a far parte dell’Associazione “Gruppo dei Romanisti”.

 

Ferruccio Ferruzzi proviene da un’antica famiglia di Soriano nel Cimino (VT). Dopo una formazione multidisciplinare (ingegneria, filosofia, psicologia), ha intrapreso la carriera di archivista di Stato, dapprima a Firenze e poi a Roma, ove si è occupato degli archivi gentilizi. È stato anche presidente del Comitato di settore per i Beni Archivistici (2009-2012) nonché dirigente dell’Archivio di Stato dell’Aquila (dopo il sisma del 2009), curandone il recupero di fondi e l’allestimento in nuova sede. Dal 1988 al 1998 è stato inoltre membro del Comitato nazionale di consulenza per le scienze storiche, filologiche e filosofiche del CNR. È docente di Araldica e Storia del Diritto nobiliare (Scuola di Archivistica, Paleografia e Diplomatica dell’Archivio di Stato di Roma), materia a cui cerca di dare una impostazione scientifica storico-iconografica che la svincoli dalla più superficiale considerazione di “scienza nobiliare” dottrinaria. Tra le sue pubblicazioni si ricordano: I caratteri storici dell’araldica italiana: metodologia generale di studio e problemi particolari, in L’identità genealogica e araldica. Fonti, metodologie, interdisciplinarità, prospettive (2000) e Gli stemmi dei papi, in Enciclopedia dei papi (2008, 2014).

 


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