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Nella
poesia di Turi Volanti, dietro l’evocazione di un ricordo, si
staglia nitida un’immagine presente, fissata nel tempo come momento
eterno. Sul precipizio della memoria, in una evocazione-invocazione
solitaria, riflessi cristallini sorgono da sogni febbrili in cui le
parole fanno da contrappunto al peso della vita sempre in sospeso.
Senza isola e senza porto, relitto di mari esotici di cui sono
testimoni le stelle, nel nero della rosa si fissa la lotta delle
emozioni, dei gesti amorosi e degli amori infranti. La memoria č
un’ampolla di vetro in cui gli avvenimenti si susseguono in modo
casuale senza che il tempo possa intralciarne i contorni con il suo
susseguirsi
irreversibile. Tutto č vivo, tutto č parola, e nella parola, logos
iniziale e iniziatico, č l’incipit e il significato di ogni cosa.
Turi
Volanti, pittore e scrittore, ha al suo attivo numerose
pubblicazioni di saggistica e narrativa. Il mordente e il nero della
rosa č la sua terza silloge poetica. |