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Il
presente volume contiene diversi brani estrapolati dall’opera
Della Vita di Antonio Canova di Melchiorre Missirini (1824), un
testo che l’autore si sente obbligato a redigere essendo egli stato,
rispetto a Canova, “per sì lungo tempo della sua benignità ed
amicizia onorato, e colmo dei suoi favori”. Il rapporto di
Canova con l’abate Melchiorre Missirini (1773-1849), di dichiarate
simpatie napoleoniche ed eletto nel 1819 segretario dell’Accademia
di San Luca, iniziò nel 1814, allorché questi svolse per l’artista
mansioni di segretario, ragionando con lui d’arte e letteratura. Nel
dettaglio, le parti di testo qui riportate mettono in evidenza
esclusivamente le parole dette e le argomentazioni esposte, liberate
dalla narrazione costruita dallo stesso Melchiorre Missirini, al
fine di ricondurle alla immediatezza dei momenti in cui – tra il
disegnare e il modellare dell’Artista, il desinare dell’Imperatore e
l’ascolto di Maria Luisa d’Austria – avvenivano tali dialoghi. I
quali, come Missirini ci tramanda, furono da Canova annotati “di
sua mano in fogli privati, ben prevedendo che un giorno la lettura
de’ medesimi sarebbe stata ricerca d’assai [...]. Perché essendo
stati a noi consegnati originalmente [...] vogliamo che formino il
pregio più bello del nostro libro nella ferma fiducia che i lettori
ce ne sapranno buon grado”.
Enzo Bentivoglio, già Ordinario di Storia dell’Architettura presso
l’Università degli Studi Mediterranea di Reggio Calabria, ha tra gli
ambiti di studio prediletti il rapporto committenze-architetti e
quello della relazione tra progetto-opera, con il costante supporto
dei documenti d’archivio. Dal 2004 è inoltre Ispettore archivistico
onorario per il Lazio. |