|
L’insediamento di Oria,
situato lungo il tratto conclusivo dell’antico tracciato della Via
Appia, sorge nel cuore della Messapia, lembo di terra che per secoli
è stato luogo di incrocio tra rotte marittime e vie terrestri. Tale
confluire di percorsi ha favorito la formazione di molti
insediamenti, tra i quali l’organismo oritano, sin dalla nascita, è
stato un caposaldo. Scopo del presente lavoro è l’acquisizione di
un’accurata conoscenza che possa essere utile a nuove fasi
progettuali finalizzate alla conservazione del paesaggio urbano di
Oria. Dal generale al particolare, ogni azione programmata deve
tener conto delle ricadute sulla conservazione dell’insieme
considerato. Solo così è possibile ipotizzare interventi
urbano-territoriali che non siano la sommatoria di singoli episodi
di restauro, ma che costituiscano, piuttosto, progetti unitari da
cui possano derivare successivi approfondimenti, anche di natura
multidisciplinare. “Osservare, studiare, conservare”: queste
le tappe fondamentali che Cesare Brandi suggeriva di percorrere per
qualsiasi intervento su paesaggi urbani fortemente stratificati,
oltre a sottolineare come ogni ambiente architettonico antico
risulti, anche laddove non fosse straordinario, meritevole di essere
conservato perché “passato attraverso il tempo”.
Fernando Errico, architetto e specialista in beni architettonici e
del paesaggio, ha conseguito il Dottorato di Ricerca in Storia e
Restauro dell’Architettura presso la Sapienza – Università di
Roma. Ha compiuto studi sulle forme insediative, le tecniche
costruttive tradizionali e l’architettura fortificata in Terra
d’Otranto, con una particolare attenzione al rapporto tra il
restauro e il paesaggio. Professore a contratto dal 2016 presso il
Laboratorio di Restauro Architettonico nel CLM di Ingegneria
Edile-Architettura del Dipartimento di Scienza dell’Ingegneria
Civile e dell’Architettura del Politecnico di Bari, attualmente è
Funzionario Architetto presso la Soprintendenza Archeologia Belle
Arti e Paesaggio per le Province di Brindisi, Lecce e Taranto. |