La presente opera intende indagare – ripercorrendo la storia dell’Ostpolitik vaticana di Mons. Agostino Casaroli – le ragioni storiche che spinsero il Vaticano ad avviare una negoziazione con i governi comunisti dell’Europa orientale, adottando, nei fatti, un dialogo di compromesso. Mons. Casaroli, ribattezzato “L’arcivescovo di lima”, fu il massimo rappresentante di tale diplomazia durante i cupi anni della Guerra Fredda: fu lui infatti a disegnare il cambio di direzione della politica orientale vaticana, e nella sua ricerca di dialogo con un interlocutore spesso “impossibile” emerse presto il suo forte realismo. Ma quale era il quadro entro cui si svolse il suo lavoro di “limatore” di dialoghi? Quale fu l’affidabilità dei suoi interlocutori? Era possibile stabilire un modus vivendi con un potere “persecutore” e rimanere fedeli alla propria missione? Le risposte a tali domande costituiscono l’oggetto di questo volume, che svela come lo studio dell’Ostpolitik vaticana di Casaroli non costituisce in definitiva una ricerca “lineare” (fatta di dettami ideologici tradotti in scelte tattiche), ma è il frutto dell’interpretazione di una nuova stagione della Chiesa che deve tener conto dell’eredità del passato seguendo una trama non coerente, ridisegnata di continuo dall’imprevedibilità della Storia.

Nato a Bari nel 1976, Marco Lavopa ha conseguito il dottorato di ricerca in Storia e il master di ricerca in Etudes Européens et Affaires Internationales presso l’Université de Cergy-Pontoise (Francia). Studioso di Storia della Chiesa in epoca contemporanea, sul tema ha già pubblicato molteplici articoli e il volume Il Vaticano e la Turchia. La piattaforma musulmana e i nodi dell’integrazione europea (Ginevra Bentivoglio EditoriA, Roma 2010). è inoltre associato all’unità di ricerca IRICE-UMR 8138 dell’Université Panthéon-Sorbonne Paris1.