Palazzo
Portanova
a Reggio
Calabria
una residenza estiva vescovile: storia, restauro e progetto di
riuso
a
cura di
Simonetta Valtieri
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Il palazzo oggetto del
presente volume prende il nome dal cardinale Portanova e fu
costruito nella prima metà del XIX secolo dalla Mensa Arcivescovile
di Reggio Calabria quale residenza estiva dei vescovi presso la via
Ravagnese, in un’area un tempo immersa nel verde e oggi limitrofa
all’Aeroporto dello Stretto. Si tratta di uno dei pochissimi edifici
sopravvissuti al terremoto del 1908, testimonianza dell’efficacia
dei criteri antisismici imposti all’indomani del terremoto del 1783.
Si registrò infatti, all’epoca, una rinnovata attenzione alle buone
regole dell’arte del costruire, le quali hanno permesso alle
murature di Palazzo Portanova di resistere nel tempo, nonostante lo
stato di abbandono e il conseguente degrado in cui ancora oggi si
trova. Quanto espresso nel volume ripercorre la storia
dell’edificio, già proprietà privata ed espropriato poi
dall’Amministrazione Comunale al fine di un allargamento della sede
stradale che ne prevedeva la demolizione. Evento poi scongiurato con
il salvataggio del palazzo e il relativo vincolo imposto dalla
Soprintendenza. Le operazioni portate avanti nel corso degli ultimi
15 anni dal Dipartimento PAU e, in particolare, dal Laboratorio di
Restauro, coordinato dalla professoressa Simonetta Valtieri, hanno
coinvolto gli studenti attraverso vari stages, contribuendo alla
pregressa azione di salvaguardia. Qui si pubblicano i risultati
dell’ultimo stage, al fine di sollecitare un’attenzione “permanente”
verso l’edificio e arrestarne il degrado attraverso il restauro e
una compatibile riutilizzazione. |
dimensioni: 24 x 20 cm, 100 pagg.
2016
prezzo
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