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Questa
selezione di scritti comprende una serie di interventi presentati a
Convegni in cui si evidenzia un percorso di pensiero che presenta
collegamenti spesso sorprendenti. Del resto, la consapevolezza che
l’ideologia dell’architettura, soprattutto a partire dall’Età
Barocca, spesso si confronta con tematiche parallele condivise con
altri campi affini, come la matematica e la teoria delle
proporzioni, o apparentemente più lontani, come la stessa storia del
pensiero, non è un fatto nuovo. Né manca in questo il richiamo
all’elemento unificante della cultura dell’Antico, a partire dai
suoi numi tutelari – Vitruvio e Leon Battista Alberti – fino alla
trattatistica più recente che trova posto tanto nella teoria, come
nel caso del Commento agli Elementi di Euclide, quanto nella prassi,
come ad esempio nella ‘romanità’ dell’Hortus Palatinus. Ma il
discorso non può concludersi qui. Infatti sussistono ancora una
serie di tematiche che non sono state mai pubblicate e che saranno
presto oggetto di un nuovo volume.
Raynaldo Perugini è nato a Roma il 29 novembre 1950. Architetto e
musicista ha coniato il termine Archimusico in un articolo
intitolato Regola de la Archimonia Romana, pubblicato a Roma nel
1971 nel n. 0 della rivista d’arte e architettura d’avanguardia “Cut
Up”. Docente di Storia dell’architettura fin dal 1973 prima nella
Facoltà di Architettura di Roma La Sapienza e oggi nella Facoltà di
Architettura di Roma Tre, si è occupato principalmente del rapporto
tra architettura costruita e pensiero architettonico anche espresso
da non-architetti. Particolare è la sua teoria della connessione tra
architettura e arte, e la cosiddetta Arte della Memoria, antica
pratica degli oratori e contemporaneamente metodo-guida per alcuni
processi molto vicini al fare architettura. |