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La presente opera è
pensata come una piccola guida per la riscoperta di una determinata
tipologia di portali, costruiti come accessi ai palazzi nobiliari
residenziali (nel periodo compreso fra il XVIII e il XIX secolo)
durante la Ricostruzione delle città dopo il terremoto del 1783, che
possono essere considerati come una sorta di manifesto della
rinascita della cultura architettonica locale.
Identificando come area geografica di appartenenza la Piana di Gioia
Tauro e il territorio dei paesi montani circostanti, sono stati
presi in esame i portali dei comuni di Polistena, Taurianova, San
Giorgio Morgeto, Molochio, Galatro, Palmi, Cittanova, Oppido
Mamertina e Laureana di Borrello, ai quali è stata aggiunto il
comune di Serra San Bruno, perché considerato la matrice di
riferimento per le scuole di scalpellini che, all’indomani.
Daniela Borgese, nata a Polistena nel 1970, è architetto e dottore
di ricerca in Conservazione dei Beni Architettonici. Docente di
‘Tecniche Costruttive dell’Edilizia Storica’ e di ‘Esperienze sul
campo’ del Corso di Laurea in Storia e Conservazione dei Beni
Architettonici e Ambientali presso la Facoltà di Architettura
dell’Università Mediterranea di Reggio Calabria, è autrice di saggi
sulle tecniche edilizie tradizionali e sul rapporto tra teoria e
prassi nell’intervento di conservazione. |