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Il
presente saggio ripercorre le vicende che portarono all’attentato di
Via Rasella del 23 marzo 1944 e al conseguente eccidio presso le
Fosse Ardeatine. Nel far ciò, l’autore oltrepassa con coraggio la
vulgata diffusa dalla maggiore parte delle fonti storiche,
evidenziando come – a una lettura priva di “condizionamenti” –
emergano tracce discordanti e inquietanti omissioni che inducono a
loro volta molteplici dubbi circa le reali dinamiche delle vicende
in oggetto... Scopo di questo lavoro è peraltrro quello di
sollecitare lo Stato italano a rendere pubbliche le indagini della
questura di Roma dopo i fatti di Via Rasella (indagini proseguite
anche dopo la nascita della Repubblica). Ultimo scopo è quello di
proporre una riorganizzazione dei metodi di “conservazione della
memoria” nel Sacrario delle Fosse Ardeatine, al fine di eliminare
ogni anomalia relativa alle identificazioni “attribuite” rispetto a
quelle “ignote”... Solo così si potrà onorare la memoria di tutte le
vittime trucidate.
Luigi Iaquinti è nipote di Antonio Chiaretti, l’ignoto passante che
morì in Via Rasella, probabilmente nel vano tentativo di allontanare
il tredicenne Piero Zuccheretti, che si trovava nei pressi del
reparto Bozen, oggetto dell’attentato. |
dimensioni: 15 x 21 cm, 308 pagg.
2013
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