|
La Rocca di Viterbo,
fondata nel 1354 dal cardinale Albornoz, nel Rinascimento verrà
adeguata all’uso di residenza papale, a iniziare da Pio II. Sarà in
particolare Giulio II, dal 1505, a volerne una radicale
trasformazione, affidandola a Bramante, che trasformerà la Rocca in
un palazzo dotato di portici e logge. La funzionalità della nuova
residenza si completava con le imponenti Scuderie realizzate
all’esterno: lunghe circa 63 meri, a tre navate coperte a crociera,
scandite da 24 colonne monolitiche d’ordine tuscanico, esse erano
considerate “le più belle d’Italia”.
Trasformate in Carcere nell’Ottocento, colpite dai bombardamenti
nell’ultima guerra, le Scuderie versano oggi in stato di abbandono.
Questa pubblicazione, sulla base di documenti, ha inteso restituire
significato ai loro resti, per far comprendere il loro valore in
virtù del committente e ideatore: Giulio II e Bramante, elaborando
una proposta di progetto di restauro e recupero funzionale, e una
ricostruzione virtuale della loro forma originaria. |
dimensioni:
24x 20 cm, 50 pagg.
2010
prezzo
(clicca per ordinare via mail,
con pagamento in contrassegno o bonifico):
12,00 €
(ordini@gbeditoria.it)
ordina anche su
internet bookshop:
oppure ordina
direttamente dal nostro sito con servizio di pos digitale
IWSMILE:
info@gbeditoria.it
/ vicolo Savelli,
9 -
Roma /
tel & fax: 06.6868110 |
|
|