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Nel corso del V secolo
la riflessione letteraria dà vita a una serie di studi e
teorizzazioni tra cui rientra l’analisi del linguaggio, argomento
privilegiato delle ricerche dei sofisti. Professori di virtù
politica e maestri nell’arte della “persuasione”, questi filosofi
concentrano infatti i loro sforzi sull’indagine delle parole, primo
gradino verso l’acquisizione del sapere. L’attenzione al corretto
uso del linguaggio è strettamente connessa alla necessità di
risultare convincenti di fronte all’uditorio, esclusiva garanzia di
successo per l’oratore (la cui capacità di “plasmare” le parole lo
rendeva degno di essere ascoltato e di conseguenza assunto come
modello). Il presente lavoro muove dal desiderio di individuare
quanto i sofisti abbiano contribuito allo sviluppo della critica
letteraria, per poi delineare il lavoro esegetico svolto da Ippia di
Elide partendo dai due dialoghi di Platone Ippia Minore e
Ippia Maggiore. Nel metodo proposto da Ippia è possibile
scorgere un forte intreccio tra analisi linguistica e letteraria,
ricerca etico-morale e riflessione filosofica. La dettagliata
analisi di Ippia sui testi a sua disposizione è infatti condotta in
vista di un obiettivo ben preciso: estrapolare modelli
comportamentali da proporre ai giovani per la conquista della virtù
(αρετή),
modelli tangibili e non puramente teorici, che segnino la differenza
tra il “filosofeggiare” e il semplice “insegnare”. Esprimendo la
necessità di fornire una nuova e altra interpretazione di Ippia
quale critico letterario, ne deriva un utile contributo per la
conoscenza e l’approfondimento di un argomento forse poco noto, ma
certo di grande interesse storico e letterario.
Paola Scollo (Catania,
1986) consegue nel 2010 la laurea specialistica in Scienze
dell’Antichità presso l’Università di Pisa, continuando in seguito a
mostrare un vivace interesse per i problemi di origine filologica,
con una particolare attenzione per la critica letteraria del V
secolo (periodo in cui maturarono il metodo e il gusto della scuola
di Alessandria). Collabora attivamente (nelle rubriche di “storia
antica”) con il mensile InStoria (instoria.it) e con InStoria -
quaderni di percorsi storici. |