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Il
suggestivo complesso architettonico di Stonehenge è senza dubbio il
più celebre tra i monumenti megalitici, nonché uno dei più complessi
da studiare e comprendere. Non a caso, nel corso del tempo si sono
fatte strada innumerevoli ipotesi e interpretazioni che spaziano
dalla storia dei popoli celtici a quella dei cavalieri templari,
arrivando a includere tematiche esoteriche ed “extraterrestri”. Il
presente volume propone invece un tipo di analisi puramente
archeologica e storica, suggerendo tra l’altro che l’area
monumentale di Stonehenge – eretta in tre fasi successive, tra il
3100 e il 1600 a.C. – abbia raggiunto l’assetto definitivo (quello
che possiamo vedere oggi, con le spettacolari strutture ad anello e
a “ferro di cavallo”) solamente in epoca medievale, grazie però
all’abile utilizzo di materiali “preistorici”.
Paolo Malagrinò, geologo e archeologo della preistoria, è autore di
molteplici studi sui monumenti megalitici pugliesi, pubblicati in
varie riviste e volumi (come Dolmen e menhir di Puglia, del 1978 e
Monumenti megalitici in Puglia, del 1997). Inoltre, si è da tempo
interessato a tematiche e problematiche scientifiche, divulgando le
proprie ricerche con il volume Percorsi del pensiero scientifico. Da
Aristotele al Principio Antropico (2005). In ultimo, in epoche più
recenti, si è approcciato alla narrativa con il romanzo storico La
taverna di Crisa (2012), ambientato ai tempi della Magna Grecia. |