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Incentrato sulle
coniazioni monetali e sulle vicende storiche della polis greca di
Terina (collocata nel territorio dell’odierna Lamezia Terme), il
presente volume muove i propri passi dall’archeologia numismatica e
dai maggiori studi accademici del XX secolo arricchendosi poi di
nuovi spunti di ricerca e avvalendosi di un vastissimo corredo
iconografico che racchiude monete di straordinaria bellezza.
Peraltro, la storia di Terina, fondata nel VI secolo a.C. da coloni
greci provenienti da Crotone, lascia molte domande aperte. Una su
tutte: come è possibile che una città con una limitata estensione
urbana abbia saputo dominare i traffici economici dei mercati del
Bruzio, della Lucania e dell’Apulia al pari di grandi centri come
Eraclea, Metaponto e Taranto? Ebbene, una risposta è probabilmente
da ricercarsi proprio nelle sue splendide coniazioni monetali, tra
le più belle di tutto l’occidente greco e in grado di competere con
quelle della potente Siracusa. In sostanza, Terina riuscì a
conquistare e mantenere il
proprio potere basandosi non sulla pura forza delle armi, ma anche
sulla bellezza dell’arte. Fu forse questa la principale vittoria di
una polis la cui misteriosa e gloriosa grandezza sta nella piccola
perfezione delle sue monete.
Ricercatore
dell’Università di Exeter e storico dell’antichità, Antonio
Montesanti ha all’attivo molteplici saggi tra cui La monetazione
d’impero e d’alleanza di Crotone (Libreria Classica Diana 2008)
e, per i tipi della GB EditoriA, Hastings. 14 ottobre 1066:
storia di una battaglia (2015), Alessandro Magno. La storia,
il viaggio dell’ultimo eroe (2011), Hipponion: Vibo greca,
Storia e archeologia di Vibo Valentia dalle origini alla deduzione
della colonia romana (2009). |